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Guance rosse

de Sandrine Roche

Texte original : Mon rouge aux joues traduit par Gioia Costa

Écrit en 2015 - italien

Présentation

Cappuccetto rosso senza il lupo. Cappuccetto rosso che si preoccupa della madre e non molto della nonna. C’è un cappuccio rosso, certo, lega queste tre donne uniche protagoniste della storia. Ma l’eredità fatale che le unisce tinge di rosso qualcos’altro: le loro guance. Rosso sul volto che sa di segreto, pudore, dubbio, di desiderio teso come un filo o sfumato. Una bambina, una madre, una nonna? Non lo sappiamo. A leggere bene tutto farebbe pensare che siano solo tre donne, tre visi che arrossiscono. Ognuna col suo rossore. Sandrine Roche ci porge tre monologhi, tre vite che si raccontano parlando l’una con l’altra, pur senza rispondersi mai. Non c’è il lupo a creare spavento. Dilagano piuttosto sentimenti contrastanti e tensioni madide di paure e solitudine. Queste sono le coordinate che Roche dona per intraprendere il cammino nel bosco e raggiungere la casa della nonna. Ma chi è il lupo? Possibile che non ci sia? A ciascuna il proprio lupo e il proprio viaggio per conoscerlo. A ciascuna il suo rosso sulle guance.

Aide(s) et soutien(s)

2015

Aide à la traduction

en italien

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